Castello Monaci

La suggestiva architettura lo rende particolare nel territorio del nord leccese. E' anche un’apprezzata struttura ricettiva

Immagine: Foto Monumenti - Castello Monaci
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Descrizione

Rocche e castelli

“Castello Monaci” è una rinomata struttura a circa 8,4 chilometri da Salice, nella parte nord del territorio comunale (si raggiunge dalla strada provinciale 107 Salice Salentino-Avetrana). La sua suggestiva architettura, con torri e merli, la rendono molto particolare e unica nel territorio del nord Leccese. Attualmente è un’apprezzata struttura ricettiva. Nell’area di pertinenza, peraltro, si trova una chiesetta, una prestigiosa Cantina di recente costruzione e un museo aziendale del vino all’interno del vecchio stabilimento vinicolo risalente agli anni ’30 del XX secolo.

Nel sito ufficiale di “Castello Monaci”, si legge che la sua storia ebbe inizio nel 1500, “come risulta da un documento del Catasto Onciario di Salice Salentino”. “È in questo secolo – viene sottolineato - che ha inizio la storia di Castello
Monaci. Un castello che deve il nome all’insediamento di un gruppo di Monaci Basiliani che lo utilizzarono come luogo di culto, meditazione e rifugio per i bisognosi. Nel corso del tempo divenne poi dimora di nobili famiglie: dai Martino ai Parry Graniger fino ai Provenzano di Ugento, la cui ultima discendente, coniugata Memmo, ne detiene attualmente la proprietà.

Sei secoli di storia portati splendidamente per una fortificazione che ha subito negli anni numerosi rimaneggiamenti e trafugamenti (l’ultimo dei quali durante la seconda guerra mondiale) ma che mantiene immutato il suo fascino e conserva ancora opere d’arte di notevole interesse storico e artistico”.

Il museo aziendale del vino “propone una serie di reperti provenienti dalla tenuta agricola: testimonianze di vita rurale, delle attività di produzione del vino e delle usanze della vita domestica nella tipica casa contadina del Salento. Reperti di notevole interesse a cui si aggiungono un percorso didattico sul lungo cammino della vite dal Caucaso al Mediterraneo, e un iter che presenta i vitigni autoctoni narrando la storia del cosiddetto vino da taglio, prima che i vini della zona acquisissero fama sui mercati internazionali.

Pannelli illustrati documentano le parole del vino nei dialetti salentini, con un’attenzione particolare ai recipienti del bere, mostrando le forme e le funzioni che hanno assunto nella tradizione legata alla produzione locale delle ceramiche. Infine, di particolare valore storico, è la galleria fotografica che espone per la prima volta immagini del fotografo Giuseppe Palumbo, le cui lastre e pellicole originali, risalenti agli anni dal 1909 al 1932, sono conservate presso il Museo Provinciale di Lecce”.

(Scheda a cura di Andrea Faggiano)

Modalità di accesso

Accesso libero

Indirizzo

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