Chiesa di Santa Filomena (già San Giovanni Battista)

Inaugurata il 5 marzo 2023, alla presenza di monsignor Giovanni Intini, arcivescovo di Brindisi Ostuni

Immagine: Foto Monumenti - Chiesa Santa Filomena
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Descrizione

Edifici di culto

La chiesetta Santa Filomena (già San Giovanni Battista), ormai chiusa al culto, è la più antica di Salice. Il piccolo Tempio è stato recentemente restaurato grazie ad un finanziamento ottenuto dal Gal Terra d’Arneo a seguito della candidatura dell’immobile, da parte del Comune di Salice Salentino, ad apposito bando. 

L’intervento di ristrutturazione, che ha avuto l’obiettivo di destinare il bene a infopoint turistico e contenitore di attività culturali, ha riguardato la facciata esterna, il risanamento delle pareti interne e il recupero dell’altare. A conclusione dei lavori, la struttura è stata inaugurata il 5 marzo 2023, alla presenza di monsignor Giovanni Intini, arcivescovo di Brindisi Ostuni.

L’immobile, stando al breve saggio dello storico locale Giovanni De Nisi (1899-1993) dal titolo “La chiesetta di S. Giovanni Battista di Salice Salentino”, in “Quaderno di Ricerca” (Febbraio 1985), è stato costruito intorno all’anno 1000 dai frati Basiliani dell’Abbazia di Veglie, presenti nell’area per assicurare assistenza religiosa agli abitanti del piccolo agglomerato “Pozzonuovo”. Quest’ultimo era stato fondato dai sopravvissuti alla distruzione di Pozzovivo, un centro abitato non molto distante saccheggiato dai Saraceni tra il IX e X secolo. La chiesetta fu edificata vicino alla Torre di Vedetta o Locanda Vecchia “dove sostavano i viaggiatori diretti a Lecce o ad altri paesi del Salento, non essendovi altra strada principale che collegasse i vari centri abitati sia al Nord che al Sud”. 

Di seguito la descrizione della chiesetta che De Nisi offre nel suddetto saggio: “La chiesetta era di modeste dimensioni e tale è rimasta. Ancora prima delle varie riparazioni e rifacimenti, in mezzo al pavimento vi era una lastra di chiusura su cui era inciso il millesimo di sua fondazione «1001» riportato ed inciso a fuoco sul retro della porta di entrata, ora anche questa sostituita, e la data di fondazione è riportata su lastra di marmo, per memoria. Nella chiesetta non vi era nulla di particolare se non un antico quadro raffigurante S. Giovanni Battista. Rimasta chiusa al culto per molto tempo essa divenne, tra il 1800 e il 1820, ricettacolo di briganti e delinquenti e di donne di malaffare dove venivano consumate azioni della peggiore specie.

Nel 1834, per interessamento di Gaetano Laterza, addetto al Giudicato Regio di Salice, con offerte del popolo, essa fu ripulita, riconsacrata e restituita al culto, e, con l’approvazione dell’Arcivescovo di Brindisi, su proposta dal Capitolo salicese, dedicata ad una nuova santa, molto in auge in quel tempo, di nome Filomena. Fu così che, sfrattato Giovanni, subentrò Filomena”.

Nella chiesetta furono realizzati lavori di restauro anche nel 1936 su iniziativa di Luigi Roselli.

(Scheda a cura di Andrea Faggiano)

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